Ricostruzione di tre bivacchi Fiamme Gialle
Trentino, Italy
Il bivacco rappresenta l’avamposto del paesaggio antropizzato. Un elemento artificiale nelle uniche zone dove l’impronta dell’uomo non è ancora diventata perenne ed indelebile. Il bivacco serve – se non alla pura sopravvivenza – a rendere possibile la frequentazione di questi ambienti ostili all’essere umano. A queste quote la permanenza dell’uomo e delle sue costruzioni è necessariamente temporanea. Il confronto con la natura rende ulteriormente difficoltoso edificare e, di conseguenza, diventa fondamentale la consapevolezza e il profondo ragionamento di come e cosa costruire.
L’approccio progettuale parte dalla scelta dei materiali e del sistema costruttivo, dettati – oltre alla loro idoneità da un punto di vista della resistenza strutturale – dal grado in cui questi si prestano alla prefabbricazione e al trasporto dei componenti singoli oppure premontati. L’acciaio come gambe, un corpo in legno e una pelle di lamiera ondulata compongono un piccolo organismo adatto alla sopravvivenza in alta quota che trasporta l’immagine iconografica delle costruzioni di necessità. La forma del bivacco proviene da uno studio approfondito dello spazio interno per ottimizzare i posti letto, mantenendo l’interno fruibile e – in gran parte – concepito come arredo fisso. Il rivestimento del volume con una seconda pelle ottimizza la protezione sia fisica che termica dalle intemperie facendo un richiamo tipologico alle vecchie “scatole di latta”.
Una volta preassemblato il bivacco potrà essere trasportato alla destinazione e posato su un pianale precedentemente predisposto. Dovrà poi essere completato con isolamento termico in lana di roccia, la chiusura dell’involucro con pannelli OSB e l’impermeabilizzazione con una guaina traspirante. Il guscio è realizzato con una calotta in lamiera di alluminio ondulata ancorata alla struttura in legno. La lamiera ondulata viene preparata anche essa a valle sagomando i pezzi secondo le dimensioni necessarie e trasportata in quota arrotolata. Le singole lastre vengono fissate con dei distanziali alla sottostruttura per realizzare una facciata ventilata. Lo sporto del tetto e i lati sporgenti all’ingresso descrivono un piccolo spazio protetto antistante. L’ingresso del bivacco è evidenziato dal colore giallo del volume “scoperto” in questa parte dal rivestimento in lamiera. Il colore delle fiamme gialle diventa così un richiamo “funzionale” e segnaletico.
Location: Trento Province, Italy
Year: 2022
Status: Competition
Program: Bivouacs
Architecture: Flaim Prünster Architekten
flaim prünster
architekten
via Dante 28
39100 bolzano italy
P.Iva. 03146590215
architetto Francesco Flaim
Quirin Prünster Architekt
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Design: Studio Mut